Il documento descrive e confronta le diverse realtà regionali attraverso l’analisi di 21 indicatori per le principali tematiche ambientali. Dalla decarbonizzazione alla circolarità, dall’efficienza energetica alle fonti rinnovabili di energia, dall’agricoltura sostenibile alla biodiversità e tutela del capitale naturale.
Bene le emissioni di gas serra, l’energia da fonti rinnovabili, l’incremento della raccolta differenziata dei rifiuti e la comunicazione sui temi ambientali.
Stazionari lo stato di salute di fiumi, laghi e acque sotterranee, la superficie di aree terrestri e marine protette, la qualità degli habitat marini, la diffusione dell’economia circolare e il numero di controlli effettuati dalla rete SNPA.
In allontanamento dagli obiettivi, invece, la produzione di rifiuti speciali, la qualità dell’aria, la presenza di specie aliene e il consumo di suolo.
A prescindere dai trend, utili per comprendere l’evoluzione delle strategie messe in atto dalla nostra comunità ma non del tutto capaci di descriverne i dettagli, risulta necessario continuare a puntare verso gli obiettivi concordati a livello europeo e globale. Attraverso politiche determinate e aderenti alle necessità reali dei nostri ecosistemi, potremmo ottenere risultati sbalorditivi.
Un esempio su tutti: le emissioni di gas serra si sono ridotte in Italia del 20% dal 1990, ma una buona parte di questa riduzione deriva dalla crisi economica e dalla delocalizzazione industriale, che hanno spostato altrove le emissioni.
Fonte: https://www.snpambiente.it/rapporto-ambiente-snpa-edizione-2023/