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La Nature Restoration Law è realtà

Scritto da Redazione | 29/06/24

 

È fatta. Il Consiglio europeo ha approvato, il 17 giugno, il testo della Nature Restoration Law.
Una legge più che necessaria, molto attesa, perché oggi accanto alla crisi climatica passeggia un’altra crisi, la crisi ecologica. Messe assieme, le due crisi hanno un impatto devastante sulla sopravvivenza di numerose specie, inclusa quella umana. Infatti, un ecosistema in buona salute riesce a tamponare meglio gli effetti del cambiamento climatico, mentre un habitat in salute precaria rischia più facilmente di collassare. E come stanno gli habitat europei? Non molto bene, visto che l’UE sostiene che l’81% di essi sia in cattive condizioni.

Il cuore della legge

Dato che è necessario far rifiorire la biodiversità, la vera rete di sicurezza per la vita sulla Terra, il concetto centrale della legge è il ripristino e la rigenerazione degli ecosistemi compromessi, superando così il concetto di mera tutela.

La legge è il primo esempio al mondo di legislazione di questo tipo e pone l’UE come apripista di riferimento sul tema, anche in prospettiva COP 29 e CBD COP 16, che si terranno rispettivamente a Baku (Azerbaijan) e in Turchia nel 2024.

I contenuti

Sono molteplici gli aspetti presi in considerazione per incidere sulla realtà, alcuni più generali, altri più specifici: il ripristino degli ecosistemi compromessi, l’inversione di tendenza del declino degli impollinatori, l’incremento delle popolazioni di farfalle comuni, il miglioramento degli stock di carbonio organico nei terreni minerali coltivati e della superficie agricola caratterizzata da alta diversità. Ma anche l’aumento della popolazione di uccelli in habitat forestale, il ripristino delle torbiere drenate, la piantumazione sul territorio UE di almeno 3 miliardi di nuovi alberi, la trasformazione di almeno 25.000 km di fiumi in fiumi a scorrimento libero, senza barriere artificiali, e la garanzia che non vi siano perdite nette rispetto agli spazi verdi e alla copertura arborea in ambiente urbano.

L’impatto sull’economia e gli scenari futuri

Questa legge porterà l’economia al tracollo? No: ciascun euro investito in azioni di ripristino della natura produrrà dai 4 ai 38 euro di benefici economici. Gli Stati membri saranno tenuti ad applicare il regolamento e a presentare entro metà 2026 dei piani nazionali di ripristino credibili, indicanti le modalità con cui intendono conseguire gli obiettivi. Dovranno inoltre monitorare i progressi e riferire in proposito agli organi europei competenti, sulla base di indicatori di biodiversità condivisi a livello UE.

Fonte: https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2024/06/17/nature-restoration-law-council-gives-final-green-light/