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I 4 pilastri del piano industriale del Green Deal europeo

Scritto da Redazione | 05/02/23
È stato presentato dalla Commissione Europea un piano industriale del Green Deal per migliorare la competitività dell'industria europea a zero emissioni e sostenere la rapida transizione verso la neutralità climatica.
Il piano industriale del Green Deal europeo è stato annunciato dalla presidente von der Leyen nel suo discorso al World Economic Forum di Davos nel gennaio 2023 come l'iniziativa dell'UE per rafforzare il suo vantaggio competitivo attraverso investimenti in tecnologie pulite e continuare a guidare il percorso verso neutralità climatica.

Il Green Deal europeo

Il Green Deal europeo, presentato dalla Commissione l'11 dicembre 2019, fissa l'obiettivo di fare dell'Europa il primo continente climaticamente neutro entro il 2050. La legge europea sul clima sancisce in una legislazione vincolante l'impegno dell'UE per la neutralità climatica e l'obiettivo intermedio di ridurre emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Nella transizione verso un'economia net-zero, la competitività dell'Europa dipenderà fortemente dalla sua capacità di sviluppare e produrre le tecnologie pulite che rendono possibile questa transizione.

I 4 pilastri

Il piano si basa su quattro pilastri:

  • un ambiente normativo prevedibile e semplificato
  • accelerazione dell'accesso ai finanziamenti
  • miglioramento delle competenze
  • commercio aperto per catene di approvvigionamento resilienti

Sono iniziative già intraprese che tengono conto dei punti di forza del mercato unico dell'UE, integrando gli sforzi in corso nell'ambito del Green Deal europeo e di #REPowerEU.

Ambiente normativo

La Commissione proporrà una legge sull'industria net-zero per identificare gli obiettivi per la capacità industriale e fornire un quadro normativo adatto alla sua rapida attuazione, garantendo autorizzazioni semplificate e rapide.

Il quadro sarà integrato dalla legge sulle materie prime critiche, per garantire un accesso sufficiente a quei materiali, come le terre rare, che sono vitali per la produzione di tecnologie chiave, e dalla riforma dell'assetto del mercato dell'elettricità, per fare in modo che i consumatori beneficino dei minori costi di energie rinnovabili.

Accesso ai finanziamenti

Il secondo pilastro del piano accelererà gli investimenti e i finanziamenti per la produzione di tecnologie pulite in Europa. Il finanziamento pubblico, unitamente a ulteriori progressi nell'Unione europea dei mercati dei capitali, può sbloccare gli enormi importi di finanziamento privato necessari per la transizione verde.

Per il medio termine, la Commissione intende dare una risposta strutturale alle esigenze di investimento, proponendo un Fondo di sovranità europeo nell'ambito della revisione del quadro finanziario pluriennale prima dell'estate 2023.

Competenze

Dato che tra il 35% e il 40% di tutti i posti di lavoro potrebbe essere interessato dalla transizione verde, lo sviluppo delle competenze necessarie per lavori di qualità ben retribuiti sarà una priorità per l'Anno europeo delle competenze.

Catene di approvvigionamento

La Commissione continuerà a sviluppare la rete dell'UE di accordi di libero scambio e altre forme di cooperazione con i partner per sostenere la transizione verde. Esplorerà la creazione di un Critical Raw Materials Club, per riunire i "consumatori" di materie prime e i paesi ricchi di risorse per garantire la sicurezza globale dell'approvvigionamento attraverso una base industriale competitiva e diversificata, e di partenariati industriali Clean Tech/Net-Zero.

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/02/02/green-deal-presentato-piano-industriale-europeo

Per scaricare la comunicazione UE https://commission.europa.eu/document/41514677-9598-4d89-a572-abe21cb037f4_en